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Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), IX, 22
 
originale
 
22. Hactenus adhuc anicula garriente suscipit mulier: "Beatam illam, quae tam constantis sodalis libertate fruitur! At ego misella molae etiam sonum et ecce illius scabiosi asini faciem timentem familiarem incidi." Ad haec anus: "Iam tibi ego prope suasum et confirmatum animi amatorem illum alacrem vadimonium sistam" et insuper condicta vespertina regressione cubiculo facessit. At pudica uxor statim cenas saliares comparat, vina pretiosa defaecat, pulmenta recentia tuccetis temperat. Mensam largiter instruit; denique, ut dei cuiusdam adventus, sic exspectatur adulteri. Nam et opportune maritus fortis apud naccam proximum cenitabat. Ergo igitur metis die propinquante helcio tandem absolutus refectuique secure redditus non tam hercules laboris libertaten gratulabar quam quod revelatis luminibus libere iam cunctas facinorosae mulieris artes prospectare poteram. Sol ipsum quidem delapsus Oceanum subterrenas orbis plagas inluminabat, et ecce nequissimae anus adhaerens lateri temerarius adulter adventat, puer admodum et adhuc lubrico genarum splendore conspicuus, adhuc adulteros ipse delectans. Hunc multis admodum saviis exceptum mulier cenam iubet paratam adcumbere.
 
traduzione
 
La vecchia stava continuando a parlare, che la moglie del mugnaio intervenne: ?Beata lei che si gode liberamente un amico che sa il fatto suo. A me, invece, poveretta, ? capitato uno che ha paura anche del rumore della macina e perfino del muso di quell'asino rognoso.? ?Non ci pensare,? la consol? la vecchia, ?a quell'amante focoso ci parler? io e lo convincer? e vedrai che te lo porto qui.? E promessole che sarebbe tornata la sera, se ne and?. Intanto quella sposa vereconda si mise a preparare un pranzetto degno dei Salii, spill? vini pregiati, fece un intingoletto di carni fresche e insaccate, imband? sontuosamente la tavola e aspett? l'amante come se dovesse venire un dio. Manco a farlo apposta, poi, il marito, quella sera era a cena fuori da un vicino che faceva il tintore. Quando alla sera io fui staccato dalla macina e posto alla greppia per riprendere le forze, non tanto mi rallegrai di aver chiuso per quel giorno con il lavoro, quanto di poter comodamente osservare, a occhi aperti, tutti i traffici di quella donnaccia. E quando il sole sprofond? nell'oceano a illuminare le opposte regioni della terra, ecco venire la vecchia megera e al suo fianco il temerario amante, un ragazzo dalle guance ancora lisce, che poteva egli stesso ancora piacere agli uomini. La donna lo accolse e se lo baci? a lungo, poi lo invit? a sedersi alla mensa imbandita.
 

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